Beatrice e Donatella. Due donne completamente differenti tra loro ma entrambe ospiti di una comunità terapeutica perché considerate socialmente pericolose. Beatrice è una chiacchierona istrionica, sedicente contessa e a suo dire in intimità coi potenti della Terra. Donatella è una giovane donna tatuata, fragile e silenziosa, che custodisce un doloroso segreto. Il film racconta la loro imprevedibile amicizia, che porterà ad una fuga tanto strampalata quanto toccante, alla ricerca di un po' di felicità in quel manicomio a cielo aperto che è il mondo dei sani.
Paolo Virzì, regista de “Il Capitale Umano”, torna dietro la macchina da presa per un'altra imperdibile commedia. Lo fa dirigendo due grandi attrici italiane, Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, le quali interpretano due personaggi agli antipodi una dall'altra ma che si fanno sempre luce a vicenda. “La pazza gioia” è un'opera tenera e delicata ma nello stesso tempo intensa e drammaticamente coinvolgente, girata nel consueto stile brillante e vivace di Virzì. Un tuffo nella difficile vita di due donne, abbandonate da tutti e considerate un pericolo per la società, alle quali non restano che l'amicizia e la solidarietà come uniche possibilità di autentica ‘redenzione'.
Paolo Virzì
Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti
Italia
2016
Commedia
118 min.
“Mia cara Antía, ti voglio raccontare tutto quello che non ho avuto modo di raccontarti...” Sono parole scritte da Julieta, una professoressa cinquantacinquenne, in una lettera alla figlia che non vede da dodici anni. Attraverso questa lettera, Julieta rivive i ricordi del suo passato e della sua vita, fermandosi in particolare a riflettere sul rapporto costruito con la figlia Antía, dal giorno della sua nascita fino alla sua improvvisa scomparsa dopo un viaggio.
Con il suo ultimo film, Pedro Almodovar ritorna al “Suo” cinema. Quello dei personaggi femminili che vengono a patti con la propria vita, i propri errori e il proprio burrascoso passato. Sembra esserci infatti un filo continuo a legare le vicende di Manuela in “Tutto su mia Madre”, con quelle di Raimunda raccontate in “Volver”, e infine con la storia di Julieta, magistralmente diretta dal regista spagnolo attraverso potenti flashback che ci fanno rimbalzare dagli anni '80 ai giorni nostri. Candidata alla Palma d'Oro a Cannes, “Julieta” attraversa i temi del segreto, del silenzio, del vuoto e della colpa in maniera semplice ed essenziale, senza alcuna retorica ma mettendo in scena la vita dura e cruda.
Pedro Almodóvar
Emma Suarèz, Adriana Ugarte, Daniel Grao
Spagna
2016
Drammatico
99 min.
Un drone sorvola Nairobi, centro di un' operazione antiterroristica delle forze occidentali. A pilotarlo è Steve Watts, un giovane ufficiale in Nevada agli ordini del colonnello Powell in costante contatto con i vertici politici e militari inglesi a Londra. La situazione precipita quando si realizza che vicino al bersaglio da colpire si trova anche una bambina innocente che finirebbe tra le vittime…
“Il diritto di uccidere” è un film complesso costruito in un crescendo adrenalinico in grado di coinvolgere a pieno lo spettatore. Magnifica Helen Mirren nel ruolo del colonnello Powell, buona anche l'interpretazione di Aaron Paul che gli amanti delle serie TV hanno apprezzato nella parte di Jesse Pinkman in “Breaking Bad”. Tante le domande che il regista sudafricano Gavin Hood sviscera durante la pellicola e attraverso le quali si vogliono mettere in luce i limiti e le implicazioni della guerra moderna. Una guerra in cui le operazioni si combattono davanti al computer con ampi margini di tolleranza sul numero accettabile dei cosiddetti “danni collaterali”. Una guerra dove si preferisce uccidere invece che catturare e in cui la ricerca di una soluzione diplomatica non sembra nemmeno venir presa in considerazione.
Gavin Hood
Helen Mirren, Aaron Paul, Alan Rickman
Gran Bretagna
2015
Drammatico
102 min.
Liliana, Caterina, Angela e Anna. Quattro ventenni amiche da sempre. Tenute insieme da una noiosa vita in provincia, ma anche da un'irrequietezza tipica della loro età, le quattro sono in realtà estremamente diverse tra di loro. A smuovere le loro vite è la voglia di cambiamento di Caterina, che decide di trasferirsi a Belgrado da una sua misteriosa amica per andare a lavorare in un hotel. Le sue tre amiche decidono di intraprendere un viaggio in macchina per accompagnarla, ma dopo quel viaggio nulla sarà più come prima. Anche perché cambiamenti radicali, indipendenti dalla loro volontà, incombono sulle vite delle quattro ventenni.
Ultimo lavoro del regista Giuseppe Piccioni, “Questi giorni” è stata la terza pellicola italiana in concorso al Festival di Venezia. Un film che, con enorme delicatezza, riesce a raccontare la potenza dei cambiamenti e delle piccole e grandi crisi esistenziali di quattro ragazze, grazie anche all'espediente narrativo del viaggio. È un racconto a tinte tenui quello di Piccioni, dove le energie inespresse, le inquietudini, le complicità, le risate ma anche e soprattutto le lacrime delle quattro ragazze, sembrano vivere di vita propria. Ciò che colpisce è che, senza bisogno di scene madri e drammi “urlati”, il regista riesce a costruire un racconto ammantato di pathos che sa commuovere senza essere mai scontato.
Giuseppe Piccioni
Margherita Buy, Maria Roveran, Marta Gastini
Italia
2016
Drammatico
120 min.
Nell'America degli anni '30 la società è in pieno fermento, specie quella che ruota attorno al mondo della letteratura, dell'arte e degli artisti, spesso riuniti attorno ad un cocktail a bordo piscina o a un café (“Café Society”, appunto). Un mondo affascinante e molto stimolante per un ragazzo in cerca di futuro come Bobby. Lasciata Manhattan e la sua famiglia, Bobby Dorfman giungerà nella scintillante Hollywood alla ricerca di un lavoro e con la volontà di costruirsi una posizione. Ma ad attenderlo, inaspettatamente, ci sarà il colpo di fulmine per l'affascinante Vonnie...
Woody Allen torna a guardare al passato come aveva già brillantemente fatto in “Midnight in Paris”. In “Café Society” si respira il fascino malinconico di “Radio Days” e la splendida fotografia del nostro Valerio Storaro dà all'ambientazione un tocco magico. I temi sono quelli da sempre cari al regista newyorkese: la religione, l'amore ed il senso dell'esistenza, affrontati ovviamente con la solita, geniale,irriverenza. “Café Society” è stato il film d'apertura dell'ultimo Festival di Cannes e si preannuncia essere un'altra imperdibile pellicola di un regista che, ad ottant'anni compiuti, continua (e probabilmente continuerà ancora) ad affascinarci e farci emozionare di fronte ad uno schermo.
Woody Allen
Jeannie Berlin, Steve Carell, Jesse Eisenberg
USA
2016
Commedia
96 min.
“Vivere tra i più poveri, è obbedire alla propria coscienza.” Assisi, 1209. Francesco ha appena subito il rifiuto da parte di Innocenzo III di approvare la prima versione della Regola, che metterebbe i fratelli al riparo dalle minacce che gravano su di essi. Intorno a lui, tra i compagni della prima ora, l'amico fraterno Elia da Cortona guida il difficile dialogo tra la confraternita e il Papato. Per ottenere il riconoscimento dell'Ordine, Elia cerca di convincere Francesco della necessità di abbandonare l'intransigenza dimostrata finora, accettando di redigere una nuova Regola.Ma che cosa resterebbe del sogno di Francesco?
“Il Sogno di San Francesco” è una battaglia per le idee, una “lotta” combattuta sia con le alte sfere vaticane per veder riconosciuto l'ordine francescano, sia con i propri discepoli, per tenerli uniti sotto gli ideali di tolleranza e povertà, aiuto dei poveri ed esaltazione della mancanza di proprietà.I registi Fely e Louvet vogliono trovare la santità di Francesco nella sua umanità, nel saio pieno di sterpaglie, nei capelli non lavati, nelle malattie, nelle testardaggini, negli errori e nei problemi. Cioè nell'umano. Rifiutando in toto l'astrazione con cui solitamente i santi vengono rappresentati, questo San Francesco (o come dicevano tutti Francesco) nasce per essere semplicemente terreno e ordinario ma, proprio per questo, rivoluzionario.
Renaud Fély e Arnaud Louvet
Elio Germano, Jérémie Renier, Alba Rohrwacher
Italia, Francia, Belgio
2016
Biografico / Storico
88 min.
È il 1948 e la Guerra Fredda è arrivata anche in Cile, dove miete vittime illustri. Il Senatore Neruda viene infatti messo sotto accusa dal Presidente Videla e costretto a darsi alla macchia. Neruda tenta di scappare dal paese assieme alla moglie e traendo ispirazione dai drammatici eventi della sua vita di fuggitivo scrive la sua epica raccolta di poesie, “Canto General”. Nel frattempo, in Europa, cresce la leggenda del poeta inseguito dal poliziotto, e alcuni artisti capitanati da Pablo Picasso iniziano a invocare la sua libertà. Tutti si aspetterebbero una persona affranta e in difficoltà, invece Neruda, da grande genio umano quale effettivamente è stato, vede questa sua battaglia come un'irripetibile opportunità per reinventare se stesso e riuscire in una grande impresa eroica: diventare un simbolo mondiale di libertà, oltre che una leggenda della letteratura.
Pablo Larraín non finisce mai di stupire. Dopo “No-I Giorni dell'Arcobaleno”, “Il Club” (Gran Premio della Giuria a Berlino 2015)e prima di “Jackie”, il film su Jacqueline Kennedy in arrivo nel 2017, il regista cileno esce con questo “falso biopic” su uno dei più importanti personaggi della storia moderna dell'America Latina e non. La grandezza del regista si vede proprio nel fatto che “Neruda” non è mai il film che sembra essere, ovvero biografico e politico, ma è un film tremendamente umano che ritrae la passione di un uomo. La passione civile e artistica. La vita stessa vissuta come passione. La passione come unica forma possibile di vivere. Un film assolutamente da non perdere.
Pablo Larraín
Gael Garcia Bernal, Alfredo Castro, Pablo Derqui
Argentina, Cile, Spagna, Francia
2015
Biografico / Drammatico
107 min.
1943. Mentre il mondo è nel pieno della seconda guerra mondiale, Arturo vive la sua travagliata storia d'amore con Flora. I due si amano ma lei è la promessa sposa del figlio di un importante boss di New-York. Per poterla sposare il nostro protagonista deve ottenere il sì del padre della sua amata che vive in un paesino siciliano. Arturo, che è un giovane squattrinato, ha un solo modo per raggiungere l'isola: arruolarsi nell'esercito americano che sta preparando lo sbarco in Sicilia: l'evento che cambierà per sempre la storia della Sicilia, dell'Italia e della Mafia.
Dopo tre anni dal suo ultimo lavoro (“La mafia uccide solo d'estate”, 2013), Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, torna dietro la macchina da presa per raccontare lo sbarco degli americani in Sicilia e l'ascesa della mafia in politica con quel giusto connubio di leggerezza e serietà che è un po' il marchio di fabbrica dei film del regista palermitano. “In guerra per amore” è una pellicola che, come lo stesso Pif ha dichiarato, è "in grado di far scorrere su un unico binario una storia privata", quella di due innamorati disposti a tutto pur di vivere il loro sentimento, “e la Storia”, la Storia della Seconda Guerra Mondiale, della Sicilia, dell'Italia.
Pif
Pif, Miriam Leone, Andrea di Stefano
Italia
2016
Commedia
99 min.
Nidhi vive a Benares in India e ha un vero dono per i numeri. Di famiglia povera, l'unica soluzione possibile per lei é un corso di preparazione gratuita dove si entra con un concorso. Deegii, nativa della Mongolia, ha un grande sogno: diventare una contorsionista professionista. La sua insegnante è riuscita a farle ottenere un'audizione in una prestigiosa scuola di circo a Singapore. Tom vive nel cuore del parco nazionale Queen Elizabeth in Uganda, dove studia per diventare una guardia forestale. Vuole superare l'esame di abilitazione per se stesso e per la sua famiglia, che lo ha sempre sostenuto. Albert nutre una passione sfrenata per la boxe. La prima tappa per realizzare i suoi obiettivi è entrare a far parte dell'Accademia di sport e studio dell'Avana dove potrà seguire un corso di studi regolare e corsi di boxe di livello professionale.
Dopo il successo di “Vado a scuola”, Pascal Plisson torna a raccontare i sogni e le speranze attraverso le storie dei quattro giovani protagonisti di “Vado a Scuola: il grande giorno”, provenienti dai più disparati angoli del mondo. Per mesi, addirittura per anni, i quattro protagonisti del film attendono questo giorno speciale che cambierà le loro vite per sempre. I nostri quattro eroi affronteranno la prova che determinerà non solo il loro destino ma anche quello delle loro famiglie. Dopo tanto impegno e perseveranza il loro sogno sta per avverarsi.
di Pascal Plisson.
Francia
2015
Documentario
86 min.
È davvero così sbagliato svendere la propria intimità per potersi finalmente permettere di realizzare i propri sogni? Se lo chiederà Claudio, sviluppatore informatico, che visto l'insuccesso del crowdfundig per finanziare la sua piattaforma web, decide di lanciare una provocazione: fare un'offerta on-line per un video hard, girato con la sua compagna Anna nella loro camera da letto, da mettere online. Tanto è questo che si cerca su Internet, no? Quello che doveva essere un gioco, uno scherzo, ha in realtà un boom di visualizzazioni, la celebrità della coppia aumenta, le donazioni raggiungono una cifra incredibile. Con questo metodo, Claudio ha finalmente a disposizione il denaro per la sua piattaforma web e quindi una situazione economica stabile da poter pensare finalmente di avere un figlio con Anna...
Ponendosi al confine tra la tragedia dell'intimità condivisa e l'incombente precarietà che affligge i giovani oggigiorno, Edoardo Leo torna per la quarta volta dietro la macchina da presa con “Che vuoi che sia”, un dramma travestito da commedia che riflette sull'uso dei social network e sull'imbarbarimento delle nostre abitudini nell'utilizzo delle moderne tecnologie. “Che vuoi che sia” porta lo spettatore davanti ad un immaginario specchio e lo spinge forzatamente ad interrogarsi sulla propria vita, sui propri sogni e su cosa sarebbe disposto a fare per realizzarli. E le risposte non sembrano essere poi così scontate.
Edoardo Leo
Edoardo Leo, Anna Foglietta, Rocco Papaleo
Italia
2016
Commedia
105 min.
Rachel prende ogni mattina il treno dei pendolari per recarsi in ufficio, guarda fuori dal finestrino e fantastica sulle cose e le persone oltre i binari. In particolare il suo sguardo si sofferma su quella che, nella sua immaginazione, dovrebbe essere una coppia perfetta. Un mattino, però, Rachel vede la lei della coppia con un altro uomo, e dopo pochi giorni la ragazza sembra essere svanita nel nulla. Iniziando ad indagare sulla sorte di questa sconosciuta, inizierà inconsciamente anche ad indagare su se stessa e sul suo passato, scoprendo in entrambi i casi verità sconcertanti.
Tratto dall'omonimo romanzo, “La ragazza del treno” è un avvincente gioco ad incastri tra le vite dei personaggi e la psiche degli stessi. Tate Taylor, già alla regia di “The Help”, è abile a creare un clima di suspance “giocando” con i problemi di perdita della memoria della protagonista e facendo rimbalzare lo spettatore sulla linea del tempo, tra il presente e il passato, grazie a intriganti flashback. Emily Blunt brilla di luce propria nel ruolo di Rachel,interpretandone alla perfezione stati d'animo, paure ed emozioni. Un film da non perdere.
Tate Taylor
Emily Blunt, Haley Bennett, Rebecca Ferguson
USA
2016
Thriller
112 min.
Chi è il vero genio? Forse è colui che crea oppure colui che ha la capacità di trasformare? Colui che plasma o colui che definisce le rifiniture? “Genius” è la (vera) storia di Maxwell Perkins, il leggendario editore che lavorò con importanti scrittori come Francis Scott Fitzgerald ed Ernest Hemingway. Un giorno Perkins si imbatté in Thomas Wolfe, un prodigioso talento, praticamente un genio. Come tutti i geni, Wolfe era talmente consumato dalla sua arte da arrivare ad isolarsi completamente dal mondo. Fu Perkins a scommettere, primo e unico, su Wolfe, a farlo pubblicare, ad aiutarlo a contenere la sua scrittura esuberante, e a fargli ottenere il successo con “Angelo, guarda il passato” prima e “Il fiume e il tempo” poi.
La pellicola di Michael Grandage non è solo un biopic. È un gioco di sguardi, un'esame ravvicinato di un intenso e particolare rapporto di amicizia che supera i confini prestabiliti e arriva ad assumere un'importanza sempre maggiore nella vita dei protagonisti interpretati da due attori di eccellenza come Colin Firth (Maxwell Perkins) e Jude Law (Thomas Wolfe).
Michael Grandage
Colin Firth, Jude Law, Nicole Kidman
USA
2016
Drammatico
104 min.
15 Gennaio 2009. Un volo di linea appena partito dall'aeroporto LaGuardia, New York, viene colpito da uno stormo di uccelli che provoca un evento rarissimo: l'avaria di entrambi i motori. Alla guida c'è il capitano Chesley “Sully” Sullenberger, pilota con un'esperienza di quarant'anni. Grazie a una mossa che diventa nota nelle cronache giornalistiche come il “Miracolo sull'Hudson”, il capitano Sully riesce ad atterrare sul fiume che costeggia l'isola di Manhattan, portando in salvo tutti i 155 passeggeri a bordo e gli assistenti di volo. Ultimo a uscire dall'aereo che sta iniziando ad affondare, Sully viene subito salutato come un eroe.
Il film racconta però le vicende meno note dei giorni di inchiesta a cui fu sottoposto il capitano Sully, insieme al suo primo ufficiale, per verificare se la sua scelta fu la migliore o, invece, un rischio azzardato che avrebbe complicato la soluzione senza traumi dell'incidente. Sully rivendicò la propria scelta, non dubitò di quei 208 secondi in cui presero il controllo gli automatismi di una vita nei cieli e la freddezza di chi aveva piena consapevolezza di quanto stava facendo. La stessa consapevolezza che il capitano porterà nell'aula della commissione d'inchiesta, senza urlare, facendo parlare la registrazione di quei momenti e la verità. L'ultimo film di Clint Eastwood è un autentico capolavoro sull'eroismo di una vita al servizio della cosa giusta, come tassello offerto sull'altare del bene comune.
Clint Eastwood
Tom Hanks, Anna Gunn, Aaron Eckhart
USA
2016
Biografico
95 min.
E se indicare soluzioni e raccontare storie di successo fosse il modo migliore per risolvere le crisi ecologiche, economiche e sociali che attraversano il nostro paese? In seguito alla pubblicazione di uno studio che annuncia la possibile scomparsa di una parte dell'umanità da qui al 2100, Cyril Dion e Mélanie Laurent partono con una troupe di quattro persone per svolgere un'inchiesta in dieci paesi del mondo e scoprire che cosa potrebbe provocare questa catastrofe, ma soprattutto come evitarla. Durante il loro viaggio, incontrano i pionieri che stanno reinventando l'agricoltura, l'energia, l'economia, la democrazia e l'istruzione e ne documentano i successi, tracciando un quadro di quello che potrebbe essere il mondo di domani...
Cyril, Mélanie, Alexandre, Laurent, Raphäel e Antoine partono in un viaggio intorno al mondo per conoscere le persone che vivono e lavorano cercando di rispettare il Pianeta. I primi due sono i registi del film, Mélanie Laurent è anche l'attrice celebre per Bastardi senza gloria di Tarantino e Il concerto di Mihaileanu. Viaggiano dalla Francia all'India, dagli Usa alla Svezia per raccontare le storie di orticoltori bio, educatori sperimentali, campioni delle energie alternative e studiosi delle monete locali. Il principio di base è che «ovunque nel mondo delle soluzioni esistono». In Francia oltre 100 mila persone hanno dato soldi per finanziare Domani, più di un milione lo hanno visto, poi sono cominciate le proiezioni nelle scuole e i dibattiti pubblici. Un inaspettato fenomeno di società, forse perché per una volta il futuro di agricoltura, energia, economia, democrazia e educazione viene affrontato senza retorica. Prima che l'umanità si estingua come i dinosauri c'è molto da fare, e alcuni hanno già cominciato.
Cyril Dion, Mélanie Laurent
Cyril Dion, Mélanie Laurent, Pierre Rabhi
Francia
2015
Documentario
118 min.
Conor vive a Dublino di metà anni '80, ha 16 anni e un talento nella scrittura di canzoni. L'incontro con l'aspirante modella Raphina, di cui s'innamora perdutamente, lo spinge a fondare una pop band per attirare la ragazza come attrice di videoclip. Nel frattempo il matrimonio dei genitori va in frantumi: saranno la musica, l'amore e l'inossidabile rapporto col fratello maggiore a dare al ragazzo un coraggio che non credeva possibile.
Rielaborando tutto ciò che furono gli anni '80 e la tradizione anglosassone del romanzo di formazione unita al musical, Carney riesce nel piccolo grande miracolo di comporre un ensemble divertente ed intelligente, ricco di trovate musicali-narrative che fanno il verso a band di culto dell'epoca di cui imita sound e look adattati alla freschezza di simpatici e ingenui teenager. Un film imperdibile per tutti coloro che vissero gli anni Ottanta e la loro musica in prima persona, ma anche per quelli che ancora non c'erano, e che grazie a Sing Street non potranno che innamorarsi di una stagione indimenticabile.
John Carney
Lucy Boynton, Maria Doyle Kennedy, Aidan Gillen
Irlanda
2016
Drammatico
106 min.
Berlino, 1940. Una lettera comunica a Otto e Anna Quangel la morte del figlio sul fronte francese. Caduto per la patria e in nome del Führer, Hans era la ragione di vita dei genitori che, inconsolabili, intraprendono una resistenza silenziosa con carta e penna.
Munito di guanti per non lasciare impronte, Otto redige cartoline antinaziste che deposita in luoghi strategici con la speranza di risvegliare la coscienza tedesca e porre fine alla follia hitleriana. Ma la Gestapo inizia una serrata caccia all'uomo...
Tratto dal romanzo “Ognuno muore solo” di Hans Fallada pubblicato in Italia da Sellerio, in occasione della giornata della memoria un film che racconta la storia vera di un uomo e una donna giusti, facendo appello alle emozioni dello spettatore prima che alla vicenda storica e politica. Una storia potente, tratta proprio dall'inchiesta che la Gestapo condusse sui coniugi Quangel, per rammentarci ancora una volta che non possiamo e non dobbiamo dimenticare.
Vincent Perez
Emma Thompson, Brendan Gleeson, Daniel Brühl
Germania
2015
Drammatico
97 min.
Candidato a 6 premi Oscar, tra cui miglior film, migliore attore non protagonista (Dev Patel) e migliore attrice non protagonista (Nicole Kidman).
Saroo ha 5 anni e vive a Madras in India. Un giorno come tanti altri prende il treno sbagliato, finisce a Calcutta e si perde. Ritrovato dalle autorità, il piccolo ha nella sua testa solo l'immagine della stazione dalla quale è partito e non riesce a spiegare né il suo luogo di provenienza né l'esatto itinerario compiuto. Non riuscirà più a tornare a casa e dopo qualche tempo viene adottato da una coppia australiana. Molti anni più tardi, ormai adulto, Saroo decide, utilizzando Google Earth, di analizzare una per una tutte le stazioni ferroviarie dell'India. Alla fine, dopo vent'anni, riuscirà a trovare quella giusta...
Lion è una storia (vera) di speranza. Una storia che è intessuta di realismo e forza d'animo, che vuole raccontare una dimensione prima brutale e poi straziante fino ad un'evoluzione del pensiero che non è né giusta né sbagliata. La scelta di Saroo, quella di cercare la sua vera famiglia, è un sentimento legittimo, qualcosa con cui chiunque possa confrontarsi ed immedesimarsi. Ed è proprio questa realtà che rende autentico il film e rende tanto intensa la sua visione.
Garth Davis
Dev Patel, Rooney Mara, Nicole Kidman
USA, Australia, Gran Bretagna
2016
Drammatico
129 min.
Candidato a due premi Oscar, tra cui Meryl Streep quale migliore attrice protagonista.
1944: l'ereditiera Florence Foster Jenkins è tra le protagoniste dei salotti dell'alta società newyorchese. Mecenate generosa, appassionata di musica classica, Florence, con l'aiuto del marito e manager, l'inglese St. Clair Bayfield, intrattiene l'élite cittadina con incredibili performance canore, di cui lei è ovviamente la star. C'è però un problema di cui la ricca signora non è a conoscenza: quando canta, quella che lei sente nella sua testa come una voce meravigliosa, è in realtà per chiunque altro orribilmente ridicola. Protetta dal marito, non verrà mai a conoscenza di questa triste verità. Solo quando Florence deciderà di esibirsi di fronte a un grande pubblico in un concerto alla Carnegie Hall, senza invitati controllati, il marito St. Clair capirà di trovarsi di fronte alla più grande sfida della sua vita: confessare quello che ha sempre taciuto alla moglie o lasciare che si sottoponga alla terribile prova pur sapendo in partenza che sarà un completo fallimento?
Florence è una commedia divertente, che non manca di commuovere anche se in molti tratti spinge lo spettatore a riflettere. Riflettere sul rapporto fra i due coniugi (Hugh Grant e Meryl Streep), una coppia tanto perfetta quanto impensabile, una coppia in cui si finge e si nasconde la verità pur di ricercare la felicità del partner. Riflettere sulla passione, come motore per evitare che la propria vita si spezzi. Ma può la passione vincere la realtà o, di fronte ad una realtà senza puro talento, la passione non rimane altro che un sogno? Riflettere infine sul concetto di arte, della differenza tra la vera Arte e un immaginario di arte, che seppur concreto e genuino, non va oltre i buoni sentimenti e una manciata di luoghi comuni.
Stephen Frears
Meryl Streep, Hugh Grant, Simon Helberg
Gran Bretagna
2016
Biografico
110 min.
Di giorno e di notte, col buono e il cattivo tempo, Jean-Pierre Werner percorre le strade sterrate di campagna per raggiungere i suoi pazienti. Medico devoto alla professione e ai piccoli o grandi malati della sua comunità rurale, gli viene diagnosticato un cancro al cervello e consigliato di trovare alla svelta un assistente. Reticente ad affidare i suoi pazienti a terzi, Jean-Pierre accetta controvoglia l'aiuto di Nathalie Delezia, un'ex infermiera che ha terminato da poco gli studi. La collaborazione si rivela presto difficile ma Nathalie ha carattere e incassa bene le bizzarrie che Jean-Pierre impone al suo tirocinio. Paziente dopo paziente, chilometro dopo chilometro, la rivalità cederà il posto alla fiducia e a un sentimento indeterminato tra solidarietà e desiderio.
Ne “Il medico di campagna” il realismo tipico del cinema francese dell'ultimo decennio, è la pietra miliare di un film che accarezza atmosfere sovente malinconiche, tristi e a volte tragiche, ma senza mai essere banale, scontato e soprattutto regalando alcuni momenti di profonda riflessione su quanto coraggio ci voglia ad intraprendere una professione così intensa e difficile come quella di medico. Ma non solo, dietro il malinconico racconto di un uomo costretto a guardare in faccia la morte giorno dopo giorno, si cela una riflessione sulla società moderna e una condanna alla sua mancanza di empatia verso gli altri, in particolare i più deboli, i diversi, i meno fortunati.
Thomas Lilti
François Cluzet, Marianne Denicourt, Christophe Odent
Francia
2016
Commedia drammatica
102 min.
Il film-sorpresa degli Oscar 2017. Otto candidature tra cui miglior film, regista, sceneggiatura non originale, fotografia e montaggio (e l'incomprensibile esclusione della protagonista Amy Adams quale migliore attrice).
Quando un misterioso oggetto proveniente dallo spazio atterra sul nostro pianeta, per le successive investigazioni viene formata una squadra di élite, capitanata dall'esperta linguista Louise Banks. Mentre l'umanità vacilla sull'orlo di una Guerra globale, Banks affronta con il suo gruppo una corsa contro il tempo in cerca di risposte. Per trovarle farà una scelta che metterà a repentaglio la sua vita e, forse, anche quella del resto della razza umana.
Il sesto film di Denis Villeneuve è un veicolo, forse un pretesto, per parlarci della condizione dell'uomo e della fondamentale importanza del confronto, della penna prima della spada. Alieni ed esseri umani non si fronteggiano come bestie o nemici, ma comunicano come persone (come spesso neanche i terrestri sanno fare). Nonostante il budget e il cast da grande produzione, lo stile e la personalità dello sguardo sono quelli di un autore che lavora per una casa di produzione indipendente. Il regista canadese mette in mostra un approccio rigoroso, abbandonandosi alla storia e lasciando che siano le atmosfere a dettare il ritmo, complice una fotografia livida ma emozionale, propria di una forza e di una sensibilità rare, nelle quali mistero e realtà si fondono e si rilanciano meravigliosamente.
Denis Villeneuve
Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker
USA
2016
FANTASCIENZA
116 min.
Vincitore dell'Oscar per la migliore sceneggiatura originale e, soprattutto, a Casey Affleck quale migliore attore protagonista.
Lee Chandler vive una vita senza troppe gioie lavorando come factotum per quattro palazzi nella periferia di Boston. Fa l'idraulico, l'elettricista, tutto quello che serve. Vive in una stanza seminterrata, ma a lui sta bene così. Quando riceve la notizia della morte del fratello Joe, sale in macchina e torna a Manchester by the Sea, il villaggio di pescatori dove è nato e cresciuto. Lì scopre che il fratello gli ha lasciato in affidamento il figlio adolescente Patrick e con lui la possibilità di riappropriarsi di una vita interrotta dopo un drammatico incidente.
"Manchester by the Sea" è il terzo film del regista Kenneth Lonergan. L'idea del film parte in realtà da Matt Damon, che avrebbe anche dovuto dirigerlo, e da John Krasinski. Poi i due hanno deciso di ritagliarsi solo il ruolo di produttori e hanno chiesto a Lonergan di portare avanti il progetto. E il regista newyorchese pare esserci riuscito alla grande, visto che l'impeccabile equilibrio tra dramma e ironia della sua pellicola è stata accolto con entusiasmo sia al Sundance Film Festival 2016 che alla Festa del Cinema di Roma dello stesso anno. Diverso da qualsiasi altro dramma, “Manchester by the sea” si finge pellicola nella fotografia opaca di Jody Lee Lipes per nascondere la sterilità del digitale, un film dove ogni cosa è originale e dona al pubblico un'esperienza cinematografica coinvolgente e particolare.
Kenneth Lonergan
Casey Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler
USA
2016
Drammatico
135 min.
Candidato a 3 premi Oscar, tra cui quello di Miglior Attrice Protagonista per Natalie Portman.
Jacqueline Kennedy aveva solo 34 anni quando suo marito venne eletto Presidente degli Stati Uniti. Elegante, piena di stile ed imperscrutabile, divenne immediatamente un'icona in tutto il mondo, una delle donne più famose di tutti i tempi. Il suo gusto nella moda, negli arredi e nelle arti divenne per molti un modello da imitare. Poi, il 22 Novembre 1963, durante un viaggio a Dallas per la sua campagna elettorale, John F. Kennedy venne assassinato e l'abito rosa di Jackie si macchiò di sangue. Quando Jackie salì sull'Air Force One per tornare a Washington, il suo mondo - così come la sua fede - erano andati in pezzi. Sotto choc e sconvolta dal dolore, nel corso della settimana successiva fu costretta ad affrontare momenti che non avrebbe mai immaginato di dover vivere..
A breve distanza dall'eccellente Neruda, il regista cileno Pablo Larrain ci propone un'altra biografia. Fuori dagli standard, lontano dal “suo” Cile. Protagonista assoluta della pellicola Jacqueline Kennedy, l'azione incentrata sui pochi giorni successivi al delitto del marito a Dallas. L'interpretazione di Natalie Portman è sublime, con la macchina da presa che la segue ovunque e che è perfetta nel conferire al suo personaggioun'espressione al contempo risoluta e smarrita. Una "first lady" d'acciaio ma anche glamour. Una donna che da sola fu in grado di creare un mito.
Pablo Larraìn
Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig
USA, Cile
2016
Biografico
91 min.
Film d'apertura del Festival di Venezia 2016.
Candidato a 14 Premi Oscar e vincitore di 6: Miglior regia, Miglior Attrice Protagonista, Miglior Fotografia, Miglior Scenografia, Miglior Colonna Sonora e Miglior Canzone.
Mia è un'aspirante attrice che, tra un provino e l'altro, serve cappuccini alle star del cinema. Sebastian è un musicista jazz che sbarca il lunario suonando nei piano bar. Entrambi si sono appena trasferiti a Los Angeles in cerca di fortuna. Dopo alcuni incontri casuali, fra Mia e Sebastian esplode una travolgente passione nutrita dalla condivisione di aspirazioni comuni, da sogni intrecciati e da una complicità fatta di incoraggiamento e sostegno reciproco. Ma quando iniziano ad arrivare i primi successi, i due si dovranno confrontare con la realtà dei loro progetti, la forza delle loro ambizioni e il realizzarsi dei loro stessi sogni che sembrano portarli verso strade diverse..
Il terzo lungometraggio di Damien Chazelle (Whiplash) è una pellicola autentica, coinvolgente e trascinante, nella quale non manca nulla: un'idea di fondo semplice e leggera, ottime performance degli attori, la città di Los Angeles che diventa essa stessa protagonista del film, una magnifica fotografia che con i suoi colori dà movimento ai corpi, ai balli e ai costumi. Senza dimenticare l'atmosfera del cinema del passato che infonde nella storia un tocco di magia.
Damien Chazelle
Ryan Gosling, Emma Stone, J. K. Simmons
USA
2016
Commedia
126 min.
Stati Uniti, Seconda Guerra Mondiale. Desmond Doss è un medico dell'esercito americano. Fedele al proprio giuramento professionale, è un obiettore di coscienza che rifiuta l'uso delle armi e si rifiuta categoricamente di uccidere.
Ciò nonostante, riusce ad ottenere il permesso di andare sul campo di battaglia a mani nude, e una volta raggiunta Okinawa, in Giappone, durante una brutale battaglia riesce a salvare, solo con le proprie forze, ben 75 commilitoni.
A distanza di dieci anni da “Apocalypto” Mel Gibson torna in veste di regista e sorprende la critica di tutto il mondo rappresentando attraverso la vera storia personale di un uomo che mise le ragioni della vita davanti a quelle della morte, uno spaccato minuzioso della vita reale vissuta dai soldati in tempo di guerra e della condizione di tutti coloro che hanno lasciato le proprie famiglie per servire un ideale, pur consapevoli delle difficoltà che avrebbero potuto affrontare, non ultimo il rischio di perdere la loro stessa vita.
Mel Gibson
Andrew Garfield, Teresa Palmer, Hugo Weaving
Australia, Usa
2016
Drammatico
131 min.
Candidato a 3 premi Oscar, tra cui quello di miglior film.
L'incredibile storia mai raccontata di Katherine Johnson, Dorothy Vaughn e Mary Jackson, tre brillanti scienziate afroamericane che, alla NASA, lavorarono ad una delle più grandi operazioni della storia: la spedizione in orbita dell'astronauta John Glenn, un obiettivo importante che non solo riportò fiducia nella nazione, ma che ribaltò la Corsa allo Spazio, galvanizzando il mondo intero. Le tre pioniere, superando ogni forma di barriera, sono state un modello d'ispirazione per generazioni.
È semplicemente inaccettabile che, a oltre cinquant'anni dagli eventi narrati nel film, non si sia praticamente mai sentito parlare di donne come Katherine, Dorothy e Mary. La pellicola di Theodore Melfi vuole porre rimedio a questo oltraggio, mettendo in luce le difficoltà e le frustrazioni di queste brillanti scienziate costrette a lavorare in un regime di segregazione razziale. Quello che colpisce del film è il linguaggio con cui sono raccontate Katherine e le sue amiche: non più geni visionari, isolati ed egocentrici come in tanti film dedicati alle grandi menti, ma persone dotate di un'intelligenza umile e generosa messa al servizio di un intero paese.
Theodore Melfi
Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe
USA
2017
Drammatico
127 min.
Ernesto e Filippo si conoscono da una vita, ma non si rivedevano da 25 anni: a dividerli è stato l'amore per la stessa donna, Marianna, e la nascita di una figlia, Nina. Ora però si sono ritrovati ad insegnare nello stesso liceo, l'uno italiano, l'altro matematica, e a dividerli è subentrato il loro modo di gestire il rapporto con le alte tecnologie: Ernesto non possiede un computer ed è orripilato davanti al dilagare dei social media; Filippo invece vive di selfie, chat e incontri in rete. Ben presto tra i due, così diversi, scoppiano le tensioni...
È giusta o no questa dipendenza dai social network? È vera comunicazione o solo condivisione di superficialità? L'ultima commedia di Massimiliano Bruno ("Confusi e Felici“, ”Nessuno mi può giudicare") racconta le vicende di due nemici/amici, insegnanti di liceo, che si sfidano in una divertente “battaglia di idee” su questo attualissimo tema. Chi vincerà tra i due?
Massimiliano Bruno
Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Valeria Bilello
Italia
2017
Commedia
102 min.
Scozia, 2006. Britannici e irlandesi hanno riunito i partiti politici dell'Irlanda del Nord per discutere un accordo storico: dopo i tempi bui del terrorismo, la pace sembra improvvisamente possibile. Ma non è semplice convincere il predicatore protestante Ian Paisley e il repubblicano irlandese Martin McGuinness ad accettare l'accordo e governare insieme, visto che i due rifiutano persino di rivolgersi la parola!
Un giorno i due si ritrovano costretti a fare un breve viaggio assieme, un viaggio nel corso del quale dopo le iniziali diffidenze cominceranno a mettere da parte il loro passato ed a stringere un'amicizia che cambierà la storia del loro paese.
Presentato a Venezia 2016, il racconto in chiave di commedia di uno degli eventi fondamentali del conflitto nordirlandese, affidato alle interpretazioni di due mostri sacri del cinema britannico come Timothy Spall e Colm Meaney. Un film assolutamente da non perdere.
Nick Hamm
Timothy Spall, Colm Meaney, Toby Stephens
Gran Bretagna
2016
Drammatico
94 min.
Elia è uno psicanalista di pura scuola freudiana che, grazie alla sua aria ieratica e distaccata, ha fama di generare immediata soggezione nei suoi pazienti. Elia vive da solo in un appartamento sullo stesso piano della sua ex moglie Giovanna, di cui è ancora segretamente innamorato. Il medico, dopo un lieve malore, gli prescrive una dieta ferrea e attività sportiva per buttare giù i chili di troppo. E così Elia si imbatte in Claudia, una personal trainer buffa ed eccentrica, con il culto del corpo, ma molto meno della mente...
Toni Servillo abbandona per un momento i ruoli drammatici e presta il suo volto al protagonista di una commedia sulla strana amicizia tra due opposti, un'amicizia che, a dispetto di tutte le più fosche previsioni, si rivelerà straordinaria per entrambi i protagonisti. Giusto per ricordarci, una volta di più, che anche le persone più diverse e lontane da noi possono aiutarci a vivere meglio!
Francesco Amato
Toni Servillo, Verónica Echegui, Carla Signoris
Italia
2017
Commedia
102 min.
Samuel vive la sua vita nel Sud della Francia senza responsabilità e senza legami importanti.
Fino a quando una delle sue vecchie fiamme gli lascia tra le braccia una bambina di pochi mesi: Gloria, sua figlia! Inizialmente incapace di prendersene cura, giorno dopo giorno Samuel impara ad essere un buon padre. Otto anni dopo, quando padre e figlia sono ormai inseparabili e felici, una sorpresa inaspettata giunge a cambiare le loro vite...
Il protagonista di “Quasi Amici” Omar Sy torna alla commedia in un film, già campione di incassi in Francia, sul rapporto tra una bambina, un padre improbabile ed una madre che torna, ma con la quale nessuno vuole avere a che fare. Un film che non mancherà di far sorridere, ma capace di strappare anche sincere emozioni.
Hugo Gélin
Omar Sy, Clémence Poésy, Antoine Bertrand
Francia
2016
Commedia drammatica
118 min.
In una Napoli inedita, borghese, lontana dalla periferie, si incrociano le storie di alcune famiglie. Un padre e i suoi figli non amati, un fratello e una sorella in conflitto, una giovane coppia che sembra serena. I loro sentimenti si incrociano tra il sorriso e la violenza. Il benessere è precario e può ben presto mutarsi in tragedia. Il tutto sotto lo sguardo innocente dei bambini, che vedono, ma non possono ribellarsi.
Adattamento del romanzo “La tentazione di essere felici” di Lorenzo Marone ed interpretato da un cast d'eccezione che annovera Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno e Micaela Ramazzotti, il nuovo film di Gianni Amelio, un autore di grande sensibilità che ha lasciato un segno profondo nella storia recente del cinema italiano con film come Il ladro di bambini, Lamerica, Le chiavi di casa.
Gianni Amelio
Renato Carpentieri, Elio Germano, Micaela Ramazzotti
Italia
2017
Drammatico
103 min.
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