Fred e Mick, due vecchi amici alla soglia degli ottant'anni, trascorrono insieme una vacanza in un elegante albergo ai piedi delle Alpi. Fred è un compositore in pensione che ritiene chiusa la propria carriera, ma è corteggiato da chi vuole convincerlo a tornare a dirigere un'orchestra. Mick, invece, è un regista ancora in attività alle prese con la sceneggiatura di quello che considera il suo ultimo nonché più significativo film. Durante il loro soggiorno, i due vecchi amici si confrontano con i figli, i collaboratori e gli altri ospiti dell'albergo, guardandoli con tenerezza e curiosità, come se gli altri potessero disporre di un tempo che a loro non è più dato.
Dopo la consacrazione internazionale con l'Oscar a "La Grande Bellezza", l'atteso ritorno dietro la macchina da presa di Paolo Sorrentino. Il risultato è un sensazionale mix di immagini, suoni, musiche e dialoghi con i quali il regista ci parla della vita, dello spettro della morte, ma anche dell'eterna giovinezza dell'arte.
Paolo Sorrentino
Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz
Italia, Francia, Svizzera, Gran Bretagna
2015
Drammatico
118 min.
Margherita è una regista di successo la cui carriera non sta però attraversando un momento brillante. Impegnata a girare un film sulla crisi economica italiana, si trova a dover gestire la complessità del set ed a fare i conti con le bizze della star italo-americana protagonista del film.
Ma anche sul fronte della vita privata la situazione non è delle migliori: separata, ha un amante, una figlia adolescente ribelle, ed una vita confusa, solitaria e complicata.
Il precario equilibrio della vita di Margherita viene messo a dura prova di fronte all'ombra sempre più densa della possibile morte della madre, che la costringe a un confronto difficile e doloroso, soprattutto con se stessa e con il fratello Giovanni, un ingegnere che, fratello e figlio perfetto, nella vita è sempre stato un passo davanti a lei.
Presentato a Cannes 2015, l'ultimo film di Nanni Moretti è un film profondo e sincero sul cinema, sul rapporto tra realtà e finzione, ma anche sui delicati momenti che portano alla perdita di una persona cara, momenti nei quali la realtà si confonde con i sogni ed i ricordi perduti, alla perenne ricerca di trovare sé stessi e la propria strada.
Nanni Moretti
Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini
Italia, Francia, Germania
2015
Drammatico
106 min.
San Paolo, Brasile. Val lavora come cameriera a tempo pieno nella villa di una famiglia benestante di San Paolo. Sono più di dieci anni che non vede la figlia Jessica, che ha affidato ad una parente nel Nord del paese. Un giorno, però, la ragazza si presenta in città per l'esame di ammissione alla facoltà di architettura. Il suo ingresso nella casa di Donna Barbara, del marito e del figlio, suo coetaneo, sovverte ogni regola non scritta di comportamento e mette la madre a confronto con il proprio atteggiamento troppo remissivo...
Vincitore del Premio del Pubblico a Berlino 2015.
È possibile raccontare il cambiamento sociale e politico del Brasile attraverso le vite di una domestica e della figlia? È questa la scommessa vinta di Anna Muylaert che, alternando toni drammatici a momenti comici, ci regala un film in cui le due opposte visioni della vita (quelle di madre e figlia) si rivelano lo specchio delle contraddizioni di un Paese ancora in bilico tra due realtà (quella ricca e quella povera delle favelas) che faticano a trovare un punto d'incontro.
Anna Muylaert
Regina Case, Michel Joelsas, Camila Márdila
Brasile
2015
Drammatico
114 min.
Wayne ha 65 anni, ha perso da poco la moglie. Cammina con Jack, 73 anni, il prete che ha celebrato il funerale. Misa è danese, sportiva, competitiva. Pensava che avrebbe voluto camminare da sola, ma poi ha incontrato il canadese William, che ha il suo stesso passo veloce, e non si sono più seprati. Annie viene da Los Angeles, il ginocchio le fa male, la fatica la fa piangere, ma smettere sarebbe ancora più doloroso. E poi ci sono Sam, Tomas, Tatiana con il fratello e il figlio di tre anni. Sei persone e una meta comune: Santiago. L'esperienza del “Cammino” vista dalla prospettiva di sei personaggi diversi, ognuno con le proprie storie e con le proprie motivazioni. Tutti però affrontano il viaggio dotati solo di uno zaino, un paio di scarponi e, soprattutto, una mente libera e aperta.
Il cammino per Santiago si intraprende spesso in solitaria, come un viaggio individuale alla ricerca di sé, della risposta che probabilmente abbiamo già dentro, ma dietro una nebbia troppo fitta per riconoscerla. E quasi sempre si trasforma in un'esperienza di condivisione e di collettività. Vincitore di innumerevoli premi in tutto il mondo "Sei vie per Santiago" è un docufilm dalle immagini spettacolari che riesce ad emozionare raccontandoci vite, motivazioni, scelte di sei persone che hanno deciso di affrontare questa avventura mistica.
Il film è in lingua originale (inglese) sottotitolato in italiano.
di Lydia B. Smith
Spagna USA
2015
Documentario
84 min.
Film d'apertura all'ultima Mostra del Cinema di Venezia.
10 Maggio 1996: nove scalatori affrontano la montagna più alta del mondo. La natura li punisce, scatenando contro di loro la tempesta più feroce mai vista dall'essere umano. Dovranno superare ostacoli impossibili, contrastare la potenza di una natura maligna, in una corsa contro il tempo per la sopravvivenza che terrà col fiato sospeso loro e le loro famiglie.
Basato sul racconto di Jon Krakauer, testimone oculare della spedizione, e integrato da testimonianze e racconti, “Everest” è la storia di un gruppo di persone che decisero di fronteggiare ostacoli al limite dell'impossibile mettendo a rischio le loro stesse vite. Girato in parte sui luoghi in cui è ambientato ed in parte sulle “nostre” Alpi, un film tesissimo, un racconto di avventura e di umanità interpretato da un cast d'eccezione, tra cui Jake Gyllenhaal, Robin Wright, Keira Knightley, Josh Brolin e Sam Worthington.
Baltasar Kormákur
Josh Brolin, Jason Clarke, John Hawkes
USA
2015
Drammatico
121 min.
Un taxi si muove tra le strade vivaci e colorate di Teheran. Al suo interno si susseguono diversi passeggeri, che esprimono candidamente le proprie opinioni, al cospetto dell'autista, che altri non è che il regista stesso Jafar Panahi. La sua telecamera posta sul cruscotto cattura lo spirito della società iraniana e dei suoi tormenti, ora comici ora drammatici.
Taxi Teheran è il film che ha vinto l'Orso d'Oro all'ultimo Festival del Cinema di Berlino. A ritirare il premio non c'era però il regista Panahi, che nel 2010 è stato condannato dalla 'giustizia' iraniana a 20 anni di proibizione di girare film, scrivere sceneggiature e rilasciare interviste. Ma nessuna sentenza può impedire ad un artista di essere se stesso. Ed ecco allora che il regista ha deciso di continuare a sfidare il divieto e ancora una volta ci propone un'opera che, pur realizzata con pochissimi mezzi, è destinata a rimanere quale testimonianza di un cinema che si fa militante semplicemente mostrando la quotidianità del vivere in un Paese in cui le contraddizioni si fanno sempre più stridenti.
Jafar Panahi
Jafar Panahi
Iran
2015
Drammatico
82 min.
Una grande speculazione edilizia vuole trasformare il litorale romano in una nuova Las Vegas. Il gangster “Samurai”, interpretato da un ottimo Claudio Amendola, è il capofila di questo progetto criminale che coinvolge politici, cardinali e i capi della mafia di Roma. Tutti hanno deciso di collaborare per questo comune obiettivo. A generare però un inarrestabile effetto domino capace di inceppare definitivamente il meccanismo sono quattro personaggi che vivono ai margini dei giochi di potere: un viscido PR interpretato da Elio Germano, una escort, la fidanzata tossicodipendente di uno dei boss delle famiglie malavitose e Manfredi, capoclan di una pericolosa famiglia di zingari.
Stefano Sollima, dopo ACAB - All Cops Are Bastards e le serie televisive di successo Romanzo Criminale e Gomorra, dirige una pellicola che lui stesso ha così descritto: "un gangster movie che riflette la fine di un'era, di un mondo politico e di un mondo criminale che sta diventando altro ma non sa ancora bene cosa e quindi si agita con colpi di coda in attesa di un nuovo ordine". Suburra, del quale è già stata annunciato il seguito con una serie tv che sarà il primo Netflix italiano, è un plumbeo noir che colpisce per la sua energia rigogliosa e per la tanta voglia di sorprendere.
Stefano Sollima
Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola
Italia
2015
Drammatico
130 min.
Parigi, 1921. Come ogni anno, la ricca Marguerite Dumont ha organizzato una grande festa nel suo castello, invitando una schiera di amanti della musica. Marguerite ha infatti una grande passione: il canto. C'è però un problema perché non è affatto intonata e nessuno è in grado di dirglielo, anzi in modo spesso canzonatorio viene omaggiata e incoraggiata. Marguerite crede così di essere una diva e quando mal interpreta un provocatorio e ironico articolo su di lei, vuole esibirsi di fronte ad un vero pubblico, in un grande teatro e non più solo nel salotto di casa sua.
Ispirato ad una storia vera, Marguerite è una pellicola divertentissima, con una scenografia e costumi fantastici, capace di trasportarci davvero nell'Epoca d'Oro della Parigi degli anni Venti. Candidato per il Leon d'oro all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, il film riesce a catturare lo spettatore intorno alla figura della protagonista, immersa così tanto nel suo sogno da rinunciare a cogliere la realtà che la circonda per costruirsi un mondo in cui può essere davvero chi desidera.
Xavier Giannoli
Catherine Frot, André Marcon, Michel Fau
Francia
2015
Commedia
127 min.
Alfonso è un vecchio contadino che, dopo diciassette anni, torna dalla sua famiglia per accudire il figlio Gerardo, gravemente malato. Al suo ritorno ritrova la donna che era un tempo la sua sposa, la giovane nuora e il nipote che non ha mai conosciuto ma il paesaggio che lo aspetta sembra uno scenario apocalittico: vaste piantagioni di canna da zucchero circondano la casa e un'incessante pioggia di cenere, provocata dai continui incendi per lo sfruttamento delle piantagioni, si abbatte su di loro. L'unica speranza è andare via, ma il forte attaccamento a quella terra rende tutto più difficile. Dopo aver abbandonato la sua famiglia per tanti anni, Alfonso ora cercherà di salvarla.
La sceneggiatura di “La Tierra y La sombra” (titolo originale del film) è stata la tesi con cui il regista ha conseguito la laurea in Comunicazione Sociale all'Università di Calì. Vincitore quest'anno a Cannes del premio Camera d'or come miglior film esordiente, la pellicola riflette sul rapporto dell'uomo con la natura che lo circonda. Ma non solo. “Un mondo fragile” è un racconto intimo e sociale, attraversato da sentimenti contrastanti: il senso di appartenenza alla terra si alterna ad una rabbia profonda per lo sfruttamento umano, in un'opera prima che sa essere potente nonostante il tocco delicato.
César Augusto Acevedo
Haimer Leal, Hilda Ruiz, Marleyda Soto
Colombia, Francia, Paesi Bassi
2015
Drammatico
97 min.
Vincenzo è un imprenditore di successo che rimane vedovo. Si trova così, quasi all'improvviso, a dover badare ai propri figli. Matteo, Chiara e Andrea sono però sempre stati abituati a vivere in maniera leggera e tranquilla, circondati da ogni sorta di agi e lontani da qualsiasi responsabilità o dovere. Per riportarli alla realtà, organizzerà una vera e propria messinscena: farà credere loro che la sua azienda sta fallendo per bancarotta fraudolenta, costringendo tutta la famiglia ad una fuga da veri e propri latitanti. I quattro si rifugeranno in una vecchia e ormai malconcia casa di famiglia in Puglia. Per sopravvivere, Chiara, Matteo e Andrea dovranno cominciare a fare qualcosa che non hanno mai fatto prima: lavorare.
Belli di papà è un film pensato e adattato sull'ottima interpretazione di un Diego Abatantuono che non finisce mai di stupirci nel riuscire a combinare il sarcasmo alla dolcezza e il dramma alla leggerezza. Guido Chiesa dirige una commedia spiritosa e divertente ma che riflette su problematiche molto importanti come il rapporto genitori-figli, l'educazione, la ricchezza e la povertà, il lavoro e lo spirito di adattamento e sacrificio.
Guido Chiesa
Diego Abatantuono, Andrea Pisani, Matilde Gioli
Italia, Francia
2015
Commedia
100 min.
Un messaggio fatto recapitare a James Bond costringerà l'agente 007 ad intraprendere un viaggio prima in Messico e successivamente a Roma dove incontrerà la bella Lucia Sciarra, splendida e intoccabile vedova di un noto criminale. Bond infittisce sempre di più i legami con una sinistra organizzazione nota con il nome di “Spectre”, tanto che nel quartier generale di Londra il nuovo Commissario Generale per la Sicurezza dubiterà dei valori dell'agente 007 e metterà a repentaglio l'intera missione. Tutto si complica quando Bond scoprirà di avere un insolito rapporto con il principale nemico a capo di “Spectre” (Christoph Waltz).
Ventiquattresimo film di James Bond, “Spectre” è ancora firmato dalla splendida regia di Sam Mendes e dalla solita grande interpretazione di Daniel Craig. La pellicola riesce a mescolare aspetti tradizionali della serie come riprese fisse e scelte di fotografia che sono vere citazioni registiche del passato, con importanti elementi di novità, continuando sulla scia degli ultimi due episodi “Casino Royal” e “Skyfall”. Un action movie dove l'azione è come sempre appassionante e ritmata in modo impeccabile con scene di respiro e/o di ironia inglese. A questo si aggiungono splendide location (alcune delle quali a Roma), inseguimenti mozzafiato e due Bond girl veramente affascinati.
Sam Mendes
Daniel Craig, Léa Seydoux, Ralph Fiennes
Usa
2015
Spionaggio Avventura
148 min.
13 Marzo 2013: Jorge Bergoglio viene eletto 266° Papa della Chiesa Cattolica. Ma qual è il percorso che ha portato il figlio di una famiglia di immigrati italiani a Buenos Aires a diventare Papa Francesco? “Chiamatemi Francesco - Il Papa della Gente” risponde proprio a questa domanda, raccontando la storia di un viaggio umano e spirituale durato più di mezzo secolo: dagli anni della giovinezza peronista, alla vocazione che lo porterà a far parte dell'ordine dei Gesuiti, passando per i duri anni della dittatura di Videla, fino all'elezione al soglio pontificio nel 2013.
Daniele Lucchetti dirige una pellicola sobria, senza eccedere coi toni né coi proclami trionfalistici, facendo un ritratto onesto che delinea bene la personalità del futuro pontefice. Insomma, un film diverso da quel che ci si poteva aspettare, dunque, che pensiamo possa essere piaciuto anche allo stesso Papa Francesco.
Daniele Luchetti
Rodrigo De la Serna, Sergio Hernández, Muriel Santa Ana
Italia
2015
Commedia
94 min.
Spagna, 1966. Antonio è un professore che usa le canzoni dei Beatles per insegnare l'inglese ai suoi alunni. Quando viene a conoscenza che John Lennon si trova in Almeria per girare un film, decide di intraprendere un lungo viaggio in macchina per incontrarlo e conoscerlo. Durante il tragitto conoscerà Juanjo, un adolescente fuggito di casa e Belen, una giovane ragazza di 21 anni che pure pare scappare da qualcosa.
Super acclamato in patria dove ha vinto 6 premi Goya, La vita è facile ad occhi chiusi, che prende il titolo da un verso della canzone dei Beatles “Strawberry Fields Forever”, è il racconto di un'esperienza unica, vissuta da tre sconosciuti, ognuno con i propri trascorsi, i propri problemi e le proprie visioni della vita, tra i quali nasce un'amicizia indimenticabile. La pellicola di Trueba, ispirata ad una storia vera, parla anche di un paese sotto una dittatura, dove chi usa violenza si serve del silenzio e dell'indifferenza della gente per rimanere impunito. Ma nelle strade di questo paese oppresso, ogni tanto può capitare di incontrare qualche persona dotata di vera umanità e capace di darti aiuto...o, come si dice in inglese, “Help!”, un'altra canzone dei Beatles.
David Trueba
Javier Cámara, Natalia de Molina, Francesc Colomer
Spagna
2014
Commedia
104 min.
James Donovan (Tom Hanks) è un brillante avvocato d'origine irlandese specializzato in cause assicurative che vive a Brooklyn negli anni '60. James si ritrova al centro della Guerra Fredda quando la CIA lo ingaggia per un compito quasi impossibile: la negoziazione per il rilascio di un pilota statunitense, Francis Gary Powers, abbattuto nei cieli dell'Unione Sovietica mentre volava a bordo di un aereo spia U2.
Dopo Lincoln, che vinse due premi Oscar, Steven Spielberg torna al cinema con una nuova e potentissima pellicola, la cui sceneggiatura porta anche la firma dei fratelli Coen. Il film segna inoltre la quarta collaborazione del regista con Tom Hanks, dopo “Salvate il Soldato Ryan”, “Prova a Prendermi” e "The Terminal". Il Ponte delle Spie, che ha stupito tutti in USA, è una storia che parla di un eroe, la cui coerenza ed etica lo porteranno ad ottenere quello che tutti dipingevano come impossibile.
Steven Spielberg
Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan
USA
2015
Thriller
140 min.
Checco è un ragazzo che ha realizzato tutti i sogni della sua vita. Voleva vivere con i suoi genitori evitando così una costosa indipendenza e c'è riuscito. Voleva essere eternamente fidanzato senza mai affrontare le responsabilità di un matrimonio con relativi figli e ce l'ha fatta. Ma soprattutto, sognava da sempre un lavoro sicuro ed è riuscito a ottenere il massimo: un posto fisso nell'ufficio provinciale caccia e pesca. Un giorno però tutto cambia. Con la riforma della pubblica amministrazione che decreta il taglio delle province, Checco è messo di fronte a una scelta difficile: lasciare il posto fisso o essere trasferito lontano da casa. Per Checco il posto fisso è sacro e pur di mantenerlo accetta il trasferimento. Ma le intenzioni del suo superiore, la dottoressa Sironi, sono ben altre. Per metterlo nelle condizioni di dimettersi, la dirigente del Ministero lo fa girovagare in diverse località italiane a ricoprire i ruoli più improbabili e pericolosi ma Checco resiste eroicamente a tutto. La Sironi esausta rincara la dose e prova a trasferirlo al Polo Nord..
Checco Zalone, al secolo Luca Medici, ritorna sul grande schermo con un'altra esilarante commedia. Dopo “Cado dalle nubi”, “Che bella giornata” e “Sole a catinelle”, “Quo vado?” ha tutte le carte in regola per diventare un altro successo. Preparatevi ad una cascata di risate.
Gennaro Nunziante
Checco Zalone, Eleonora Giovanardi, Sonia Bergamasco
Italia
2015
Commedia
86 min.
Amy (Olga Kurylenko) è una studentessa universitaria fuori corso. Si guadagna da vivere facendo la controfigura in pericolose scene d'azione per cinema e tv. Ed(Jeremy Irons)è un professore di astrofisica. Da sei anni hanno una relazione, nonostante Ed sia un uomo sposato e nonostante riescano a vedersi solo di rado. I due intrattengono però una fitta comunicazione amorosa fatta di sms, videochat, telefonate, lettere e pacchi postali. All'improvviso Ed scompare, non è più reperibile. È fuggito? Per quale ragione? Ad Amy continuano arrivare messaggi, e-mail e Cd-rom ma il professore sembra come svanito nel nulla. Un evento decisivo deve aver cambiato le “regole” della loro corrispondenza.. Con queste domande, che conducono la ragazza lungo la strada di un'indagine molto personale, inizia la storia del film.
Giuseppe Tornatore torna con un'altra affascinante pellicola incentrata sul misterioso e delicato rapporto tra un uomo e una donna. Ma forse non solo. Le immagini potenzialmente eterne, intrinsecamente fragilissime del film possono essere metafora di un cinema (nuovo, eppure sempre antico, altro paradosso) che rischia di morire ma che esisterà per sempre nell'occhio, nella retina e nella mente di chi guarda e ama.
Giuseppe Tornatore
Jeremy Irons, Olga Kurylenko, Simon Anthony
Italia
2015
Drammatico
116 min.
Cosa successe veramente nel 2008 quando il mercato immobiliare globale praticamente collassò su se stesso dando vita ad una delle più gravi crisi economiche della storia? La grande scommessa tenta di rispondere anche a questa domanda. Il film di Adam McKay è basato su una storia vera. La storia di un gruppo di investitori americani che hanno letteralmente scommesso sul crollo del mercato immobiliare qualche anno prima che l'intero sistema tracollasse. Un gruppo di outsider, che tutti hanno deriso perché credevano pazzi ma che alla fine hanno, drammaticamente, vinto.
Brad Pitt e Christian Bale sono solo due dei grandi nomi di cui è composto l'incredibile cast de "La grande scommessa". Un film che si addentra negli oscuri meandri della finanza, portandone a galla le intrinseche contraddizioni, in un miscuglio di emozioni e avventure più o meno pericolose (economicamente parlando) con l'ambizioso obiettivo di spiegare, attraverso uno stile innovativo e a tratti inedito, la bolla finanziaria che sconvolse il mondo nel 2008.
Adam McKay
Brad Pitt, Christian Bale, Ryan Gosling
USA
2015
Drammatico
130 min.
Nord Dakota, 1823. Durante una spedizione di cacciatori di pellicce, Hugh Glass (Leonardo DiCaprio) è ridotto in fin di vita dall'attacco di un orso grizzly. Il capitano della compagnia decide di tornare al forte e lascia tre dei suoi uomini a proteggere il moribondo. Seccato dall'incarico e impaurito dall'idea di attacchi indiani, l'ambiguo Fitzgerald (Tom Hardy) uccide il figlio di Glass sotto gli occhi del padre e fugge col compagno. Nonostante le feriti mortali e la solitudine, Glass riesce a non soccombere. Grazie alla sua forte determinazione e all'amore che nutre per sua moglie, un' indiana d'America, percorrerà oltre 300 chilometri, in un viaggio simile a un'odissea, per scovare l'uomo che lo ha tradito.
Ispirato ad una storia vera, “Revenant” segna il ritorno dietro la macchina da presa di Alejandro González Iñárritu. E l'impronta del regista messicano è molto ben visibile lungo tutta la pellicola. Il film ha trionfato alla cerimonia dei Golden Globes 2016, durante i quali è stato premiato come Miglior regia, Miglior film drammatico e Miglior attore in un film drammatico. Un'opera che vede protagonisti la natura incontaminata e un uomo (l'eccellente DiCaprio) in lotta contro l'estremo e le condizioni estreme. “Revenant” avrà sicuramente un ruolo di protagonista agli Oscar 2016, dove ha ottenuto ben 12 candidature, risultando il film con più nomination.
Alejandro González Iñárritu
Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Domhnall Gleeson
USA
2015
Drammatico
156 min.
E se Dio vivesse sulla Terra, più precisamente a Bruxelles, in mezzo a tante altre persone uguali a noi e non fosse proprio come ce lo immaginavamo? Nella surreale commedia del regista belga Jaco Van Dormael, Dio è un annoiato e dimesso signore di mezza età che controlla tutto e tutti con il suo computer. È irascibile con la gente ed odioso perfino a casa con la famiglia. Pare quindi che per l'umanità non ci sia più scampo. La speranza è riposta nella figlia Ea, ribelle, che decide di fuggire di casa alla ricerca dei “suoi” Apostoli e per scrivere un Nuovissimo Testamento che ridia la felicità alla razza umana. Prima di scappare Ea viola il computer del padre, inoltrando a tutti gli uomini e le donne un messaggio con la loro data di morte, in forma di vero e proprio countdown. Un gesto che costringe tutti a pensare a quanto rimane loro da vivere e dedicarsi finalmente a perseguire ciò che amano.
Fantasia, effetti speciali a non finire e un costante humour che accompagna tutta la narrazione, sono gli elementi che rendono affascinante il lavoro del regista belga Jaco Van Dormael, il quale cerca di fare un ritratto, in maniera bizzarra ma sempre originale, a volte severo ma con tanta tenerezza, dell'uomo e dell'umanità. Una pellicola che è piaciuta sia in patria sia all'estero e che è stata designata come film rappresentante il cinema belga alla selezione per l'Oscar al miglior film straniero 2016.
Jaco Van Dormael
Pili Groyne, Benoît Poelvoorde, Catherine Deneuve
Lussemburgo, Francia, Belgio
2015
Commedia
113 min.
Carlo Verdone e Antonio Albanese. Una coppia che non poteva non regalarci una commedia piena di divertenti guai, fantastiche gag e un finale imprevedibile. Albanese interpreta Yuri, un attore di teatro che, traumatizzato dalla separazione con la moglie, non riesce più a ricordare le battute in scena. Ossessionato dal pensiero di cercare le prove dell'infedeltà dell'ex-consorte, assume Arturo (Carlo Verdone) credendolo un capacissimo investigatore privato. In realtà Arturo, che vive a casa di una sua vecchia zia vedova, non ne combina una giusta. Durante le varie ricerche e appostamenti i due, per errore, entrano in possesso di una valigetta che contiene 1 milione di euro. Questo misterioso evento sarà per Yuri e Arturo l'inizio di una serie di avventure a dir poco rocambolesche...
Carlo Verdone torna al cinema con un altro piacevole film che ha tutte le carte in regola per essere un successo. La pellicola segna anche la prima collaborazione dell'attore-regista romano con Antonio Albanese. Un incontro che ha dato vita a due personaggi esilaranti, che sembrano molto diversi e distaccati ma tra i quali, complici le poco edificanti vicende professionali e sentimentali e un'improvvisa avventura nella quale rimangono entrambi invischiati, nasce un indelebile legame. Il finale sarà in questo, stando alle parole dello stesso regista, a dir poco emblematico.
Carlo Verdone
Carlo Verdone, Antonio Albanese, Anna Kasyan
Italia
2016
Commedia
112 min.
Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell'archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre Sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? È questa la provocazione su cui si basa “Perfetti sconosciuti” che racconta di un gioco fatto da un gruppo di amici durante una cena, in cui i partecipanti dovranno mettere il proprio telefono sul tavolo e accettare di leggere sms/chat o ascoltare telefonate pubblicamente. Il risultato? Quello che all'inizio sembra un passatempo innocente diventerà man mano un assurdo meccanismo tramite il quale si scoprirà che non sempre conosciamo le persone così bene come pensiamo.
“Perfetti sconosciuti” non è solo una commedia sull'amicizia, sull'amore e sul tradimento. È un film dove tutto è il contrario di tutto, dove ognuno può raccontare la sua esperienza, può fissare dei confini tra cose giuste e sbagliate, corrette e scorrette, disdicevoli o no, parlando di vite segrete, di quello che non possiamo o non vogliamo raccontare. Un ritratto dell'Italia ai tempi degli smartphone, dove pare che il cellulare sia divenuto il mezzo e il luogo dove poter esprimere quella parte di noi che non riusciamo mai a confessare o quel qualcosa di noi che non vogliamo far conoscere agli altri. Come andrà a finire?
Paolo Genovese
Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini
Italia
2016
Commedia
97 min.
Anno 2002. Boston, Stati Uniti d'America. La città rimane sconvolta dalle rivelazioni del quotidiano “Boston Globe” sulla copertura sistematica da parte della Chiesa Cattolica degli abusi sessuali commessi su minori da oltre settanta sacerdoti locali. Tutto parte quando il neo-direttore Marty Baron arriva da Miami per dirigere il “Globe” nell'estate del 2001 e per prima cosa incarica il team “Spotlight” di indagare sulla notizia di cronaca di un prete accusato di aver abusato sessualmente di decine di giovani parrocchiani nel corso di trent'anni. Nonostante la consapevolezza dei rischi a cui andranno incontro schierandosi apertamente contro un'istituzione come la Chiesa Cattolica a Boston, la squadra di giornalisti decide di non fermarsi davanti a nulla e andare fino in fondo al caso. La verità che emerge, ignorata per anni dalle autorità e dai media stessi, è quella di un insabbiamento sistematico dei casi d'abuso e che il fenomeno è molto più esteso di quanto si potesse immaginare.
“Il caso spotlight” è stato uno dei protagonisti assoluti all'ultima cerimonia degli Oscar. Candidato a ben sei premi, ne ha conquistati due: miglior film e miglior sceneggiatura originale. Thomas McCarthy è riuscito ad affrontare un tema spinoso, ostico e per molti aspetti oscuro, in maniera limpida e cristallina come quella verità che sta tanto a cuore alla squadra di giornalisti del Boston Globe. Il risultato è una pellicola sobria ed elegante che scorre chiara e articolata come un buon pezzo d'informazione e che appassiona e coinvolge come sempre ci si augura possa fare il cinema.
Thomas McCarthy
Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams
USA
2015
Thriller
128 min.
Jack è un bambino di cinque anni. Vive con Ma', la quale come ogni madre fa di tutto affinché il proprio figlio sia felice e al sicuro, accudendolo, giocando con lui, raccontandogli storie. La loro vita però è tutt'altro che normale. Sono imprigionati, a causa della follia di un uomo, in uno spazio senza finestre di pochi metri, che Ma' eufemisticamente chiama “Stanza”. Anche in un luogo così infido però, Ma' cerca comunque di garantire a Jack una vita appagante e per questo si inventa un intero universo nel quale i due riescono a ritagliarsi molti momenti di gioia. Tuttavia, di fronte ai crescenti interrogativi di Jack circa la loro situazione, e una sempre più debole resistenza di Ma', i due decidono di mettere in atto un piano di fuga molto rischioso, che potrebbe salvarli ma nello stesso tempo metterli di fronte ad una realtà ancora più spaventosa: il mondo reale.
Lenny Abrahamson adatta il bel libro di Emma Donoghue “Stanza, letto, armadio specchio” con rispetto e sensibilità, senza mai cedere all'eclatante o al morboso, raccontando il mondo interiore delle tracce rimaste dopo un dramma, più che il dramma in sé. Notevole l'interpretazione di Jacob Tremblay, uno stupefacente Jack, che si muove fra ingenuità e coraggio. Magnifica anche Brie Larson (Oscar come migliore attrice protagonista), la cui capacità di interiorizzare il dramma che sta vivendo è una dimostrazione di rara intensità dell'amore assoluto di una madre verso il proprio figlio. Un film emozionante e commovente, sicuramente tra i più sorprendenti dell'attuale stagione cinematografica
Lenny Abrahamson
Brie Larson, Megan Park, William H. Macy
Irlanda
2015
Drammatico
118 min.
“Un paese quasi perfetto” è ambientato a Pietramezzana, un piccolo paese (inventato) sull'Appennino della Basilicata, in cui vivono sempre meno giovani e che si sta spopolando. Un industriale però si interessa al posto e decide di aprire una fabbrica nel paese per pagare meno tasse, ma a condizione che venga assunto un medico per lavorare in paese. Gli abitanti allora contattano un chirurgo estetico milanese (Fabio Volo) per proporgli di trasferirsi, e cercano di convincerlo a restare in molti modi: per esempio infilando il sushi nel menu della trattoria locale e mettendo insieme una squadra di cricket, il suo sport preferito.
Massimo Gaudioso, regista di questa pellicola, è anche uno dei più apprezzati sceneggiatori italiani: ha scritto la sceneggiatura di film come “Gomorra”, “Il racconto dei racconti”, “Reality” e “L'Imbalsamatore” di Matteo Garrone. In “Un paese quasi perfetto”, remake di un film canadese del 2003 dal titolo “La grande séduction”, dirige un eccellente cast con Fabio Volo, Silvio Orlando e Miriam Leone. Il film é una brillante commedia sulla voglia di restare, sullo spirito di gruppo e sull'importanza di essere positivi e di cercare sempre di mettersi in gioco e cambiare, a prescindere da quanto il cambiamento possa spaventare.
Massimo Gaudioso
Fabio Volo, Silvio Orlando, Carlo Buccirosso
Italia
2015
Commedia
92 min.
Malala Yousafzai è una ragazza pakistana di 17 anni che da tempo si batte per i diritti civili e il diritto all'istruzione delle ragazze nei paesi musulmani. All'età di 11 anni è diventata celebre per il blog, da lei curato per la BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne. Il 9 ottobre 2012 è stata gravemente colpita alla testa da uomini armati saliti a bordo del pullman scolastico su cui lei tornava a casa da scuola. Ricoverata nell'ospedale militare di Peshawar, è sopravvissuta all'attentato dopo la rimozione chirurgica dei proiettili. Il 12 luglio 2013, in occasione del suo sedicesimo compleanno, parla al Palazzo di Vetro a New York, lanciando un appello all'istruzione delle bambine e dei bambini di tutto il mondo. Il 10 ottobre 2014 è stata insignita del premio Nobel per la pace.
Malala è un ritratto intimo e personale di questa straordinaria ragazza pakistana di 17 anni che ha incantato e commosso tutto il mondo per la sua tenacia, forza d'animo e convinzione nei propri ideali. Il documentario è curato da Davis Guggenheim che ci offre uno sguardo sulla sua vita, dal profondo rapporto con il padre che ha ispirato il suo amore per l'istruzione, all'appassionato discorso alle Nazioni Unite, alla vita quotidiana con genitori e fratelli. Non si può che rimanere estasiati dalla figura di Malala, una teenager che rimane a un tempo coraggiosa e compassionevole, in costante pericolo ma amante del divertimento, che semplicemente continua a lottare per il diritto universale di vivere estudiare.
Davis Guggenheim
Malala Yousafzai, Mobin Khan
USA
2015
Documentario
93 min.
Non tutti sanno che finita la Seconda Guerra Mondiale, i soldati tedeschi in Danimarca furono deportati e vennero messi a lavorare agli ordini degli stessi uomini che loro avevano fatto prigionieri. L'obiettivo di questa missione? Rimuovere le migliaia di mine posizionate dalle truppe tedesche sulle coste danesi. Land of Mine è ambientato in quel periodo storico e parla proprio di quella particolare operazione. Un film incredibilmente attento e delicato, che racconta il desiderio di vendetta ma anche il ritrovamento del senso di umanità di un popolo dilaniato dalla guerra e fa luce su questa tragedia storica, narrando una storia che coinvolge amore, odio, vendetta e riconciliazione.
La regia impeccabile di Martin Zandvliet viene ornata da una splendida fotografia. Sulla spiaggia della morte c'è tanta luce, un bel mare, che ad ogni inquadratura sembra immenso e richiama la vita. I paesaggi potrebbero fare da sfondo ad una commedia romantica se solo non sapessimo che cosa si nasconde qualche centimetro al di sotto della superficie della spiaggia. Si può spezzare la catena di disumanità portata dalla Guerra? “Land of Mine” prova a dare questa risposta, cercando la bellezza dove gli orrori del conflitto e le sue conseguenze sembrano condurre solo ad altro odio.
Martin Zandvliet
Roland Møller, Mikkel Boe Følsgaard
Danimarca, Germania
2015
Drammatico
101 min.
La vera storia di Waris Dirie, che inizia nei deserti africani per finire nel mondo delle top model. A tre anni la piccola Waris, figlia di una famiglia nomade in Somalia, subisce l'infibulazione. Adolescente, viene promessa in sposa a un pastore come sua quarta moglie, ma rifiuta il suo destino e fugge. Per alterne sorti si ritrova a Londra, quasi a digiuno di inglese: diviene prima amica di una ballerina e successivamente viene notata per caso da un celebre fotografo, che in breve tempo scopre in lei una splendida top model. Lo scontro culturale e il trauma fisico le impediranno di integrarsi sul serio, ma troverà il coraggio di raccontare la sua storia.
Scritto dalla regista americana di origini tedesche Sherry Hormann e realizzato da una giovane casa di produzione indipendente di Verona, la Ahora! Film, “Fiore del Deserto” colpisce per la tanta sensibilità e intelligenza con cui è raccontato, in quanto riesce a costruire una dimensione umana e leggera su una pratica devastante, tramutando il rischio di una mancanza di rispetto in un percorso verso la ricerca di una sofferta identità. È impossibile non innamorarsi di Waris-Liya che saltella sul set fotografico o si raggomitola in un portone londinese, che prima tiene gli occhi bassi per pudore e modestia, ma alla fine riesce a sollevarli con fierezza davanti alla sala conferenze del Palazzo di vetro dell'ONU.
Sherry Hormann
Liya Kebede, Sally Hawkins, Craig Parkinson
Gran Bretagna, Germania, Austria, Francia
2009
Drammatico
120 min.
8 maggio 1945, Giornata della Vittoria in Europa. Gli Alleati accettano la resa incondizionata dell'esercito nazista e per le strade di Londra esplode la gioia della gente per la fine della lunga e gravosa guerra. Le due giovani principesse Elizabeth e Margaret Windsor, affascinate da quel brulichio di persone, riescono a strappare al Re e alla Regina il permesso di uscire, a patto che accettino la scorta di due Guardie Reali, che non lascino l'Hotel Ritz e che rientrino a Palazzo entro mezzanotte. Trascinata da un gruppo di ufficiali di Marina festanti, con un po' di furbizia Margaret riesce a sgattaiolare via dall'hotel, costringendo Elizabeth a inseguirla per tutta Londra.
Una principessa in incognito. Un popolo in festa. Un incontro inaspettato. La nuova opera di Jarrold trasforma un episodio della gioventù di Elisabetta in una commedia degli equivoci, con un grande cast. Pieno di una carica positiva e corroborante che rende il film scoppiettante fino alla fine, “Una notte con la regina” è un atto d'amore nei confronti di Londra, città degli imbalsamati abitanti di Buckingham Palace ma anche un luogo pieno di un'energia che vibra e si fa sentire negli anni '40 come oggi.
Julian Jarrold
Sarah Gadon, Bel Powley, Jack Reynor
Gran Bretagna
2015
Drammatico
97 min.
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