Questa settimana al VirtusCinema di Sommacampagna:
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Giovedì 3 Ottobre - ore 21:00
Antropocene - L'epoca umana
di Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky, Nicholas de Pencier. Canada 2018, Documentario, 87 min.
In occasione del 20° anniversario dalla riapertura del VirtusCinema, un documentario dall'impatto visivo straordinario sull'impatto delle attività umane sul nostro pianeta. Un viaggio in sei continenti, narrato dalla voce di Alba Rohrwacher, per accostare i diversi modi nei quali l'uomo sta sfruttando le risorse terrestri e modificando la Terra come mai prima, molto più di quanto facciano i fenomeni naturali. Mentre in Kenya si accatastano le zanne sequestrate ai bracconieri di elefanti, che uccidono per ottenere l'avorio da commercializzare sui mercati asiatici, in un laboratorio di Hong Kong si continua a lavorare avorio per ottenere oggetti di vario tipo. Norilsk, in Siberia, ospita le miniere di nichel e altri metalli ed è tra i luoghi più inquinati del pianeta. I deserto cileno di Atamacama è punteggiato di vasche gialle o azzurre dove si tratta il litio per le batterie dei telefoni o delle auto elettriche. Da Lagos a Karachi, da Shanghai a Città del Messico, le città si espandono inarrestabili. L'umanità sta sfruttando, più del dovuto, il pianeta, compromettendone lo stato e con conseguenze potenzialmente ancora più gravi. Non staremo superando i limiti?
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Venerdì 4, Sabato 5, Domenica 6 Ottobre - ore 21:00
Edison - L'uomo che illuminò il mondo
di Alfonso Gomez-Rejon, con Benedict Cumberbatch, Michael Shannon (II), Nicholas Hoult. USA 2017, Biografico, Storico, Drammatico, 105 min.
1880. Thomas Edison, rivoluzionario inventore della lampadina, è sul punto di illuminare Manhattan e di sconvolgere per sempre le abitudini di vita degli americani. L'imprenditore George Westinghouse, a sua volta studioso e inventore, è pronto ad incontrarlo e a proporgli di entrare in società. Ma Edison non ha tempo per nessuno, né per i suoi figli né per Westinghouse né per quell'immigrato serbo, di nome Nikola Tesla, che continua a blaterare che la corrente alternata sarebbe una scelta di gran lunga più efficace ed economica. L'incontro tra il giovane Tesla e l'appassionato Westinghouse riscriverà i piani di Edison e la storia della distribuzione dell'elettricità nel mondo… Il sempre più lanciato Benedict Cumberbatch è il protagonista indiscusso della storia della competizione epica e spietata tra i due più grandi inventori dell'era industriale per stabilire quale dei due sistemi elettrici avrebbe dominato il nuovo secolo. Il racconto di una stagione straordinaria per la società moderna.
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Martedì 1, Mercoledì 2 Ottobre - ore 21:00 Sabato 5 Ottobre - ore 17:00
Aquile randagie
di Gianni Aureli, con Teo Guarini, Alessandro Intini, Matteo Andrea Barbaria. Italia 2019, Drammatico, 100 min.
IN PRIMA VISIONE Milano, Italia, ventennio fascista. Tutte le associazioni giovanili vengono chiuse per decreto del Duce, compresa l'associazione scout italiana. Un gruppo di ragazzi decide di dire di no, e fonda le Aquile Randagie: giovani e ragazzi, guidati da Andrea Ghetti e Giulio Cesare Uccellini, detto Kelly, che continuano le attività scout in clandestinità, per mantenere la Promessa: aiutare gli altri in ogni circostanza. Il gruppo scopre la Val Codera, una piana tra gli alberi segreta e impervia a poche ore da Milano, e ne fa la sua base. Il fascismo non li ignora, li segue, li spia. Ostacoli e violenze non fermano però le Aquile. Dopo il 1943, i ragazzi danno vita al movimento scout clandestino che supporterà la resistenza fino alla fine della guerra. «Il messaggio che vogliamo trasmettere a tutti – dice il regista – è che gli scout non sono solo quelli che fanno attraversare le vecchiette sulle strisce, ma gente che ha fatto una scelta coraggiosa, ragazzi che hanno preso in mano la loro vita seguendo valori spirituali, morali e fisici di educazione non formale come quelli proposti dall'Agesci». Scopo del film, è anche quello di tenere vivo il motto delle Aquile Randagie: «Ciò che noi fummo un dì voi siete adesso, chi si scorda di noi scorda se stesso».
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Domenica 6 Ottobre - ore 14:30, 17:00
Toy Story 4
Animazione Pixar. USA 2019, Animazione, Avventura, Commedia, 100 min.
Woody, Buzz e gli altri vivono sereni con Bonnie, anche se la bambina non ama Woody come lo amava Andy e lo lascia spesso nell'armadio. Woody però rimane ricco di premure verso di lei e, quando Bonnie affronta il primo giorno d'asilo, si infila nel suo zaino per farle compagnia. Finisce così per contribuire alla creazione di Forky, un giocattolo costruito dalla bambina con una forchetta/cucchiaio che però crede di essere spazzatura e vuole solo buttarsi via. Woody cerca di fargli capire l'importanza dell'amore di una bambina, ma non riesce a convincerlo prima che lui salti giù da un camper in corsa. Il cowboy si lancia allora in un'avventura per ritrovarlo, arrivando a conoscere nuovi giocattoli e a ritrovare la sua vecchia fiamma, Bo Peep. Ancora una grande avventura per la mitica banda di giocattoli nata 24 anni fa, e che ha dato inizio al mondo della animazione moderna! Un ennesimo gioiello di quella bellissima collana che è la filmografia di Pixar, che propone, come sempre, diversi livelli di fruizione, dal divertimento più immediato alle battute più ironiche e sottili, dalle citazioni di stampo cinematografico e gli omaggi alla settima arte con tutti i suoi diversi generi alle riflessioni più profonde e sentite, tra senso del dovere, lealtà e seconde occasioni da cogliere.
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Martedì 8, Mercoledì 9 Ottobre - ore 21:00
Van Gogh e il Giappone
di David Bickerstaff. Gran Bretagna 2019, Arte, Documentario, 90 min.
Grazie alle lettere dell'artista e alle testimonianze dei suoi contemporanei, questo commovente docufilm rivela l'affascinante storia del profondo, intenso legame tra Van Gogh e l'arte giapponese e il ruolo che l'arte di questo paese, mai visitato dall'artista, ebbe sul suo lavoro. Oltre a indagare la tendenza del japonisme, Van Gogh e il Giappone ci guiderà attraverso l'arte del calligrafo Tomoko Kawao e dell'artista performativo Tatsumi Orimoto per comprendere appieno lo spirito e le caratteristiche dell'arte del Sol Levante. Quando il periodo Edo terminò, nel 1868, e il Giappone si aprì all'Occidente, Parigi venne infatti inondata di tutto ciò che era giapponese sotto forma di oggetti decorativi e stampe colorate impresse con matrici di legno chiamate ‘ukiyo-e' (letteralmente “immagini del mondo fluttuante”). Van Gogh rimase affascinato da tutti gli elementi di questa straordinaria cultura visiva e dal modo in cui potevano essere adattati alla ricerca di un nuovo modo di vedere. Lesse le descrizioni del Giappone, acquistò stampe per tappezzare la sua stanza e studiò attentamente le opere giapponesi soffermandosi sulle figure femminili nei giardini o sui bagnasciuga, su fiori, alberi e rami contorti: apprezzava di quei lavori linee e purezza compositiva tanto da farne una fonte d'ispirazione imprescindibile per la sua pittura.
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VirtusCinema Sommacampagna
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