Questa settimana al VirtusCinema di Sommacampagna:

Venerdì 8, Sabato 9, Domenica 10 Aprile - ore 21:00

Room

di Lenny Abrahamson, con Brie Larson, Megan Park, William H. Macy.
Irlanda 2015, Drammatico, 118 min.

Jack è un bambino di cinque anni. Vive con Ma', la quale come ogni madre fa di tutto affinché il proprio figlio sia felice e al sicuro, accudendolo, giocando con lui, raccontandogli storie. La loro vita però è tutt'altro che normale. Sono imprigionati, a causa della follia di un uomo, in uno spazio senza finestre di pochi metri, che Ma' eufemisticamente chiama “Stanza”. Anche in un luogo così infido però, Ma' cerca comunque di garantire a Jack una vita appagante e per questo si inventa un intero universo nel quale i due riescono a ritagliarsi molti momenti di gioia. Tuttavia, di fronte ai crescenti interrogativi di Jack circa la loro situazione, e una sempre più debole resistenza di Ma', i due decidono di mettere in atto un piano di fuga molto rischioso, che potrebbe salvarli ma nello stesso tempo metterli di fronte ad una realtà ancora più spaventosa: il mondo reale.
Lenny Abrahamson adatta il bel libro di Emma Donoghue “Stanza, letto, armadio specchio” con rispetto e sensibilità, senza mai cedere all'eclatante o al morboso, raccontando il mondo interiore delle tracce rimaste dopo un dramma, più che il dramma in sé. Notevole l'interpretazione di Jacob Tremblay, uno stupefacente Jack, che si muove fra ingenuità e coraggio. Magnifica anche Brie Larson (Oscar come migliore attrice protagonista), la cui capacità di interiorizzare il dramma che sta vivendo è una dimostrazione di rara intensità dell'amore assoluto di una madre verso il proprio figlio. Un film emozionante e commovente, sicuramente tra i più sorprendenti dell'attuale stagione cinematografica
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Domenica 10 Aprile - ore 14:30, 17:00

Kung Fu Panda 3

Animazione Dreamworks.
USA 2016, Commedia, Avventura, 95 min.

Po, spinto dal maestro Shifu, è alle prese con un importante passo della sua vita: diventare da guerriero a insegnate di Kung Fu. Contemporaneamente il suo vero padre panda, Li Shan, giunge nella Valle della Pace alla sua ricerca. Insieme partono per il loro villaggio d'origine: un paradiso segreto dei panda in cui Po incontra una serie di esilaranti nuovi personaggi. La minaccia tuttavia è dietro l'angolo. Quando infatti il potente spirito maligno Kai inizia a terrorizzare l'intera Cina sconfiggendo tutti i maestri di Kung Fu, Po decide di prendere in mano il proprio destino: con tutta l'abilità e l'audacia in suo possesso inizia ad insegnare ai suoi maldestri e festaioli compagni panda l'arte del kung fu, per trasformarli così in una vera e propria squadra da combattimento.
Ritorna dopo cinque anni il mitico Po, quel panda goffo e goloso a cui tutti noi siamo empaticamente legati. Anche in questo episodio, che vede il debutto alla regia dell'italiano Alessandro Carloni, Po dovrà affrontare il proprio destino che lo metterà di fronte ad importanti avventure grazie alle quali supererà i propri limiti. Kung Fu Panda 3 è un film ad alti livelli di spettacolarità che non rinuncia mai ad uno sguardo profondo sul reale, restituito attraverso immagini e dialoghi alla portata di tutti. È proprio questa la forza della pellicola, capace di affrontare con leggerezza temi complessi, rendendoli accessibili e di facile comprensione.
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Mercoledì 13 Aprile - ore 21:00

Il figlio di Saul

di László Nemes, con Géza Röhrig, Levente Molnar, Urs Rechn.
Ungheria 2015, Drammatico, 107 min.

Saul Ausländer fa parte dei Sonderkommando di Auschwitz. I Sonderkommando sono gruppi di deportati obbligati a collaborare con le autorità naziste all'interno dei campi di sterminio. Accompagnano i prigionieri ignari alle camere a gas o nelle docce, poi sono costretti a portare i cadaveri nei forni crematori e infine a pulire la carneficina. Tutto deve essere eseguito con precisione, velocità, ai frenetici ritmi della folle macchina nazionalsocialista. Mentre lavora in uno dei forni crematori, Saul scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere suo figlio. Saul si aggrappa a quel corpo in maniera viscerale. Vuole trovare un rabbino e concedergli una sepoltura. E per farlo è disposto anche ad andare contro i progetti di fuga dei compagni.
Nella regia de “Il figlio di Saul” (Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes e Premio come Miglior Film Straniero sia ai Golden Globe che agli Oscar), Làszlò Nemes si è ispirato al libro "La voce dei sommersi" di Carlo Saletti. Il libro sfata il mito tragico del silenzio degli innocenti e la convinzione ancor più radicata che i “corvi neri” dei crematori fossero ebrei che avevano deciso di collaborare con i nazisti per distruggere i loro fratelli, rende la parola ai “sommersi”, fa sentire la loro voce di testimoni integrali. Essi hanno scritto con la consapevolezza di essere i soli cronisti che avrebbero potuto rendere conto dell'orrore.
Carlo Saletti, regista teatrale e storico di fama nazionale, è anche consigliere dell' Associazione Culturale e Promozione Sociale Créa di Custoza. Sarà presente in sala per introdurre il film e per incontrare il pubblico a fine proiezione.
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