Un ritratto insolito e accattivante di un Giappone che non ti aspetti, dove gli uomini credono di poter decidere tutto ma alla fine sono le donne che l'hanno vinta
Burbero e di poche parole, l'anziano Tatsuo difende con le unghie il suo metodo artigianale per fare il tofu, convinto che nemmeno la figlia Haru, che lo aiuta ogni giorno, sia capace di farlo. Sicuro di essere sempre nel giusto, decide anche che spetti a lui scegliere il marito per la figlia già in là con gli anni. Naturalmente senza preoccuparsi di passare sopra i sentimenti di Haru.Quando Tatsuo si confida con un'amica coetanea, i pensieri corrono all'esperienza della bomba atomica (il film è ambientato a Onomichi, vicino ad Hiroshima), alle sofferenze passate ma anche al bisogno di guardare avanti. E il coro degli amici che vogliono aiutare il padre a cercare un marito per la figlia sa regalare anche alcuni momenti di scanzonato divertimento.
Premiato come miglior film all'ultimo Far East Festival di Udine, una storia delicata, poetica e umoristica, tra Ozu e Truffaut, sul cibo, l'amore e l'amicizia. Un racconto né intimista né minimalista, perfetto nel mettere insieme le piccole “cose” necessarie per una vita serena.